Gay & Bisex
deflorata con amore
di Salvonego
16.07.2024 |
336 |
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"S: si Paolo fammi tua
Mi appoggiai ad un albero rimanendo a 90° lui si inginocchio dietro di me e mi lecco il bukino, sentire la sua lingua morbida e umida..."
Paolo mi cinse la vite e mi attiro a se, sentii il suo membro premere sul mio ventre e le sue mani stringermi le natiche, mi bacio e la sua lingua sembrava impazzita nella mia bocca, la strinsi con i denti e poi cominciai a succhiarla come fosse il più desiderabile dei gelati, lui apprezzo molto e le sue dita ricominciarono ad esplorare il mio bukino, mentre il suo cazzo di nuovo di marmo sembrava quasi penetrarmi, mi staccai dalle sue labbra mi inginocchiai ai sui piedi e lo presi in bocca, aveva un sapore di sborra che ancora non conoscevo, ma che poi ho imparato ad amare negli anni, cerci di muovermi come le ragazze che vedevamo nei giornaletti, lo leccavo per tutta la lunghezza, poi prendevo la cappella in bocca, mentre le sue mani accarezzavano la mia nuca, spostando i miei capelli lunghi, ero ancora inesperta ed ogni volta che ne facevo entrare un po’ di più mi salivano i conati, ma non mi volevo staccare da quel totem di carne fremente, alzavo gli occhi cercando il suo sguardo ed erano occhiate di fuoco, ogni tanto socchiudeva gli occhi e mugolava di piacere, e questa cosa mi eccitava ancora di più e succhiavo sempre più forte, dopo qualche minuto il suo cazzo era pieno della mia saliva ed io avevo la bocca piena del suo precum, dalla posizione in ginocchio passai alla posizione a 90° senza pero lasciare il suo cazzo che continuavo a leccare baciare e succhiare, lui mi mise anche delle dita in bocca per farsele insalivare e poi ricomincio a solleticare e penetrare il mio culetto ormai voglioso, negli anni ho scoperto che quando mi eccito da femminuccia il mio bukino si lubrifica naturalmente, adesso avevo due delle sue dita dentro mentre il cazzo continuava a scoparmi la bocca e la gola.P: girati voglio il tuo culetto, voglio che diventi la mia femmina.
S: si Paolo fammi tua
Mi appoggiai ad un albero rimanendo a 90° lui si inginocchio dietro di me e mi lecco il bukino, sentire la sua lingua morbida e umida leccare le grinze del mio sfintere mi fece perdere il controllo
S: dai Paolo ficcamelo dentro voglio sentirlo ti prego scopami
P: si certo cara adesso ti rompo questo culetto da femmina che ti ritrovi, e sarai la mia ragazza per tutta l’estate.
S: siiiii daiiiii
Sentii la sua cappella appoggiarsi al mio sfintere e cominciare a spingere, all’inizio il dolore sembrava insopportabile, ma non appena la cappella supero l’anello anale, e continuo a scivolarmi dentro il piacere prese il sopravvento,
S: che bello Paolo non ti fermare lo voglio tutto dentro siiii
P: certo che te lo do tutto sei la mia femmina e ti voglio spaccare tutto questo bel culetto
Comincio a muoversi avanti ed indietro il mio cazzetto era diventato durissimo sentivo la sua cappella dentro le mi viscere ed era assolutamente meraviglioso, ansimavo come una vera troietta, mentre il mio Paolo sbuffava come un treno ad ogni affondo, naturalmente duro pochissimo e dopo l’ennesimo affondo mi strinse i fianchi e grido
P: che meraviglia ti riempio di sborra amore è fantastico siiiiii
S: siii mi sento la tua femmina la tua ragazza il tuo amore
Bastò toccarmi un minuto e venni anch’io copiosamente, e da allora amo il cazzzo
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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